1 gennaio 2011

BOUNTY HUNTER, Bounty Hunter Vol. I [2010]


BOUNTY HUNTER, Bounty Hunter Vol. I

  1. Tuco
  2. Walk On
  3. Killer Croc
  4. Dixies
  5. Country Roll City

Premessina: il southern rock, per forza di cose, per ciò che è e per ciò che si ripromette, è un genere immobile, volutamente e sistematicamente ancorato a elementi di tradizione.
Non è un caso che il suo periodo d'oro si sia vissuto tra i '60 e i '70, quando viveva la contrapposizione nei confronti del flower power più progressista e se ne distaccava, contrapponendo alla "frivolezza" della prima psichedelia l'immediatezza - talvolta venata di una discreta tamarraggine, che ogni tanto ci sta, talvolta caratterizzata da una certa ottusità reazionaria - di una musica possente e poco fronzuta, dove forma e sostanza coincidono, senza metafore o filtri.
Perché questa premessa? Perché partendo da questi presupposti si devono ascoltare i Bounty Hunter, giovane band di Torrita che rivendica con forza la propria "americanità" musicale.
Di fatto, il loro Bounty Hunter Vol. I non è nulla di nuovo sotto il sole, ma dopotutto non credo neanche che loro avessero l'intenzione di farlo essere tale: è un rock fiero di se stesso, figlio diretto di band come la Allman Brothers Band ma soprattutto come i Lynyrd Skynyrd - le sonorità dell'arpeggiare che introduce all'ultimo pezzo, Country Roll City, riecheggiano neanche troppo nascostamente Sweet Home Alabama -. Tuttavia, queste esperienze passano evidentemente attraverso una passione per altri ambiti, come quello dell'hard rock dei Led Zeppelin, la cui influenza in certe strutture e sonorità della canzone è evidente in Tuco, Walk On e Dixies, e probabilmente anche per gli AC/DC - proprio sulla melodia di Tuco mi sono ritrovato a canticchiare mentalmente Back In Black. Provateci e poi riditemelo, magari mi sbaglio! -.
Il pezzo migliore con ogni probabilità è la travolgente Killer Croc, proprio una botta di America, con buona parte del merito che va alla batteria all'altezza della situzione, mentre ho trovato Dixies una ballata forse più lunga del dovuto, a mio parere il punto più debole del demo, che comunque in generale dà il suo meglio nei momenti "concitati" (leggasi anche la stessa Tuco) piuttosto che in quelli più introspettivi.
Se siete in cerca di nuove sonorità o comunque di una musica figlia degli anni '80 / '90 / '00 questo disco potrebbe non piacervi, perché evidentemente i Bounty Hunter non sono interessati a fare nulla del genere. Se invece partite dal presupposto che quello che andate ad ascoltare è un puro diletto per le vostre orecchie assetate di rock vecchio stile, magari con una certa dose di compiaciuta tamarraggine (dalla voce - giustamente molto espressiva, visto l'ambito in cui si vuole andare a parare -, alle chitarre - che dialogano molto bene tra loro, anche se ogni tanto risultano un po' retoriche -, fino agli inserti di dialoghi di film - che film è? Fatemi sapere! -), allora Bounty Hunter Vol. I è il demo di una band che fa decisamente per voi.


mail: bounty.hunter.90@gmail.com
myspace: http://www.myspace.com/bountyhuntersouthern
facebook: http://www.facebook.com/pages/Bounty-Hunter/397896000693
youtube: http://www.youtube.com/user/Bounhunter


(karmapoliceman)

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