11 gennaio 2012

Faber, 13 anni dopo

Tredici anni orsono, il mondo dell’arte subiva una grandissima perdita: se ne andava Fabrizio De André, cantautore, scrittore, intellettuale, artista straordinario. Oggi, come 13 anni fa, i suoi fan sono sempre lì a riascoltarlo. Un pubblico che comprende, anche giovanissimi fan catturati dalle sue poesie.
Intervistato da Vincenzo Mollica, in una storica intervista concessa dopo cinque anni di lontananza dal pubblico e dopo la drammatica esperienza del rapimento del 1979, ci racconta un De André timoroso della morte che è intorno a noi. Queste sono le sue parole:
«Di cosa ha paura oggi Fabrizio De André?»
«Sicuramente della morte. Non tanto la mia che in ogni caso, quando arriverà, se mi darà il tempo di accorgermene, mi farà provare la mia buona dose di paura, quanto la morte che ci sta intorno, lo scarso attaccamento alla vita che noto in molti nostri simili che si ammazzano per dei motivi sicuramente molto più futili di quanto non sia il valore della vita. Io ho paura di quello che non capisco, e questo proprio non mi riesce di capirlo.»
A tredici anni dalla sua scomparsa il ricordo del poeta Fabrizio De André è ancora molto vivo in tutti noi ed a testimoniare ciò possiamo trovare una moltitudine di cover realizzate in omaggio a De André.
Proprio da questo nasce l'idea di voler ricordare Faber tramite le sue canzoni reinterpretate dai maggiori esponenti della musica contemporanea.
Morgan - Il suonatore Jones
Piero Pelù - Il pescatore
Roberto Vecchioni - Hotel Supramonte
Tiziano Ferro - Le Passanti
Samuele Bersani - Il bombarolo
Joan Baez - La Canzone di Marinella
Vinicio Capossela - La città vecchia
Franco Battiato - Amore che vieni, amore che vai
Massimo Ranieri - Don Raffaè
Mango - La canzone dell'amore perduto

Francesco Tarantino

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