14 dicembre 2011

Intervista ad Alberto Ferrari dei Verdena


Pubblichiamo anche sul blog l'intervista andata in onda su L'intonarumori lo scorso 8 dicembre che Boda ha fatto ad Alberto Ferrari dei Verdena! In fondo al post troverete anche l'audio dell'intervista completa e il podcast della puntata. Per la nostra recensione di Wow invece cliccate qui.


Buona lettura!

Il 18 gennaio di quest'anno viene pubblicata questa vostra ultima fatica in formato doppio CD, Wow. Come lo descrivereste? E a riguardo del doppio CD, come mai questa scelta coraggiosa? Ci sono stati ostacoli per poterla realizzare?

La definizione dell'album che darei in questo momento, oggi, è gargantuesco, mi piace questa definizione. E poi sì, ci sono stati dei piccoli problemi inizialmente. Ovviamente la casa discografica aveva dei problemi a fare uscire un doppio, era una cosa che non faceva più da un pezzo, a parte con qualche live di Ligabue, e quindi all'inizio abbiamo dovuto un po' lottare, ma sinceramente non abbiamo neanche dovuto tanto menarla.
Diciamo che nel giro di due settimane avevamo conquistato il nostro doppio che era secondo me necessario, non vedevo il disco in altro modo.


Il percorso da voi intrapreso è caratterizzato da una grande evoluzione del vostro stile. Le sonorità che avete attraversato sono dovute legate anche ai vostri ascolti? E visti i tanti omaggi presenti in Wow, da Battisti agli MGMT che mostrano la vostra ammirazione verso questi artisti, alcuni dei quali sono anche più giovani di voi, non pensate che questa vostra onestà e umiltà non possa rivelarsi un'arma a doppio taglio facendovi percepere come inferiori a queste band?

Dipende dai gusti, non so, non l'ho mai vista così. Noi facciamo i tributi perché sentiamo che certi pezzi appartengono a certi periodi. Eravamo in tournée con gli MGMT, avevamo appena finito di fare delle cose con loro e c'è uscito sto pezzo che effettivamente aveva qualcosa di MGMT ma ci ricordava noi sinceramente, poi non lo so se il pezzo effettivamente è un pezzo alla MGMT. Battisti, ad esempio - a parte "io vivrò senza lei", ma è solo un "io vivrò senza lei" che non avevo neanche capito che era un pezzo di Battisti - è giusto l'intenzione nello scrivere i testi di Mogol in Anima Latina, che mi era molto piaciuta, molto eclettica e molto tra le nuvole. Mi piacciono i pezzi molto sovrapensiero, senza un senso molto definitivo ma con tanti sensi.


Della scena musicale emergente c'è qualcuno che apprezzate particolarmente?

Sì, c'è tanta roba della nostra zona che mi piace molto, ho ascoltato parecchio gruppi bergamaschi perché quest'anno a Bergamo c'è una grande esplosione di gruppi. Ho avuto il piacere di ascoltarli e devo dire che sotto c'è qualcosa di figo, secondo me succederà qualcosa, spero.


Parliamo di quando eravate voi delle giovani speranze e iniziavate a farvi conoscere con il vostro primo successo, Valvonauta: oltre al successo commerciale, Valvonauta ha accompagnato l'adolescenza e la confusione di moltissimi ragazzi della nostra generazione. Quanto siete rimasti legati a questa canzone? Che rappresenta per voi oggi?

Un bel pezzo, mi piace ancora suonarlo. Gli sono abbastanza legato anche perché è uno dei pochi pezzi del primo disco che mi piace, me ne piacciono pochi del primo disco. E quella comunque continua a piacermi, capisco la potenza mediatica del pezzo. Sì, ci sono legato al pezzo ovviamente, ricordo che era l'ultimo pezzo a essere scritto del primo disco.


Siete accusati di fare testi senza senso da tanti. Da un punto di vista la cosa vi può penalizzare per allargare la platea dei vostri fan, però ormai è diventata anche un vostro elemento caratterizzante. Avete a volte l'attenzione di scrivere testi con una logica più chiara? Li vedremo mai in futuro? Quante pressioni ricevete da questo punto di vista, se ne ricevete?

Pressioni non ce ne sono, ci sono da quelli a cui non piacciono i testi ma non sono pressioni, sono gusti loro ma a me non interessa sinceramente. Il fatto di scrivere testi diversi rispetto agli altri è una cosa che mi fa esaltare! Mi fa sentire diverso e è una cosa che mi piace molto. Fra l'altro i miei testi, è vero, non hanno un senso: ne hanno due o tre, secondo me, e questa è una cosa in più rispetto agli altri testi. Difendo i miei testi in questo modo.


Anche io sono d'accordo con te, alla fine ognuno, nella sua storia personale, ci vede il suo significato, dal mio punto di vista.

Esatto!


Parliamo un po' del vostro tour. Voglio sottolineare due aspetti: l'infinità di date che state sostenendo e i prezzi veramente contenuti, da questo punto di vista vi faccio i complimenti. Come mai queste scelte, che vi fanno onore?

Al prezzo contenuto, come per il disco, ci abbiamo tenuto particolarmente noi perché secondo me un gruppo per crescere dovrebbe abbassare i prezzi. Insomma, noi dobbiamo ancora crescere in questo paese, non siamo sicuramente a livelli giganteschi, abbiamo ancora tanto pubblico a cui far sentire la nostra musica. Per questo teniamo così tanti concerti e poi comunque un concerto non dovrebbe costare secondo me più di dieci euro, e anche un disco più di quindici mi sembra assurdo. Il nostro, un doppio, quindici euro: ce l'abbiamo fatta anche da questo punto di vista a ottenere questo prezzo e il motivo è semplicemente che è meglio che costi di meno.


Per chi non ha potuto ascoltarvi in questo 2011 ci saranno delle date nel 2012?

No, penso che faremo qualcosa all'estero e basta, in primavera.


Cosa c'è nel futuro dei Verdena? C'è da aspettarsi qualche novità?

Nel futuro, appunto, questa tournée all'estero che speriamo vada bene e subito dopo entrare in disco e fare uno studio... ehm... entrare in studio e fare un disco! E quello sì, penso sia l'obiettivo finale, non vedo alternative.


Avete già delle idee su come indirizzare questo disco? Sarà sulla linea dell'ultimo o avete in mente qualcosa di diverso?

Noi siamo sempre rigettivi rispetto all'ultimo album, quindi penso che faremo un disco diverso da Wow. Stiamo già facendo qualcosa ma non si è capito ancora bene, è molto confusa la situazione per adesso, quindi non posso dire niente! Però siamo già al lavoro, in qualche modo.





Nessun commento:

Posta un commento